Giovani Pellegrini di Speranza
- Suore Pastorelle
- 13 ago
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“Contagiate speranza con il vostro entusiasmo e con la testimonianza della vostra fede!”
Questo è stato il saluto finale di Papa Leone XIV alla moltitudine di pellegrini arrivati da tutto il mondo a Roma per il Giubileo dei Giovani. Come Famiglia Paolina abbiamo preparato e vissuto una particolare esperienza giubilare, accogliendo e accompagnando i giovani giunti per il Giubileo.

Ci siamo ritrovati dal 24 luglio al 4 agosto, ospitati presso la Società San Paolo, 55 giovani rappresentanti degli istituti della Famiglia Paolina (22 nazioni). Giorni di animazione presso la Basilica di San Paolo, attraverso il Pozzo della Parola, una mostra sulla vita di san Paolo e tre tende: Fede, Speranza e Carità. Occasione per riscoprire e gustare la ricchezza dell’essere Famiglia Paolina e del carisma ricevuto in dono.
Abbiamo vissuto giornate di grazia e sperimentato, insieme, la gioia di una Chiesa viva e universale. Esperienza piena di gratitudine che risuona nelle testimonianze di alcune Suore di Gesù buon Pastore che hanno partecipato:
«Ringrazio il nostro Buon Pastore per questa esperienza, piena di significato e di ricchezza, che oggi porto nel cuore. Frutto della condivisione come Famiglia Paolina, del sentirsi veri fratelli sorelle, figli di Don Alberione. Tutto questo, unito all'opportunità di incontrare da vicino Papa Leone XIV, mi dà grande speranza, perché la nostra famiglia religiosa e il nostro carisma continueranno a crescere e a conquistare molti altri cuori per l’annuncio del Regno».
«Grata al Signore per quanto ho ricevuto in questi giorni, potrei sintetizzare in due parole cosa ha significato per me l'esperienza vissuta: la forza della comunione come Famiglia Paolina e la responsabilità di crederci e di continuare a camminare insieme nell'annuncio di Cristo Via Verità e Vita al mondo di oggi».
«Questa esperienza è stata per me edificante. Ho vissuto un senso di Famiglia Paolina diverso, perché ho stabilito relazioni più significative, vivendo insieme con persone che mai avrei avuto la possibilità di conoscere, ma che il Giubileo mi ha donato la grazia di incontrare. Nella Basilica di San Paolo, ho incontrato giovani con un cuore commosso e un profondo desiderio di Dio, che ha riempito il mio cuore di speranza. In questi giorni ho incontrato persone che mi hanno testimoniato la speranza e ho sentito una profonda gratitudine a Dio per questa bella esperienza».
«Come Famiglia Paolina, ci siamo davvero uniti nella diversità. Sono profondamente grata: è stata un'esperienza davvero meravigliosa. Ci sentiamo come se appartenessimo a un'unica grande famiglia. Con 11 lingue diverse, ma la lingua non è una barriera: l'amore è ciò che ci unisce tutti. Ho capito che siamo tutti comunicatori, non solo con le parole, ma anche attraverso gesti di amore, di gentilezza e d’amicizia. Come ci è stato ricordato nella messa conclusiva: Siamo creati per un’esistenza che si rigenera nel dono, nell' amore. Questa speranza aiuta i giovani a scoprire il senso della propria vita».
«La ricchezza della diversità che ci ha portato alla conoscenza dell’altro; l’esperienza dell’essere Famiglia ci ha fatto toccare l’Amore di Dio che si manifesta ad ogni persona.»
sr Noemia, sr Leidy, sr Evelin, sr Saturnina, sr Sara, sr Gjystina e sr Paola, sjbp
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