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Alzati e Testimonia

Questo è l’invito che ha rivolto papa Francesco con il suo messaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù. Ma non basta alzarsi, poi bisogna mettersi in cammino e strada facendo incontrare, lasciarsi interpellare e testimoniare Gesù nella nostra vita. Come fare?

Come equipe di Famiglia Paolina abbiamo vissuto una missione estiva in Basilicata, nella diocesi di Melfi, dall’1 all’8 agosto 2022.


Per narrare quanto il Signore ci ha donato di vivere in questa avventura, lascio la parola a Cecilia, una giovane universitaria di Medicina, che ci racconta quanto ha sperimentato nei giorni di missione.

“È sempre difficile riassumere in poche righe un’esperienza che ti ha colmato il cuore, perché nessuna parola riesce realmente a spiegare i momenti che abbiamo vissuto.

Sono partita per quest’avventura senza sapere cosa avrei fatto (tanto che non sapevo nemmeno cosa mettere in valigia), mi sono lanciata, senza rifletterci troppo, affidandomi completamente. Sul posto ho conosciuto la Famiglia Paolina, il cui nome già mi era noto dal momento che i miei genitori appartengono all’Istituto Santa Famiglia, ma di cui non conoscevo i vari rami né cosa li distinguesse; fin da subito sono rimasta entusiasta per la loro unione, complicità, per la loro contagiosa allegria, per la profondità e verità delle catechesi fatte. In pochi giorni sono arrivata a sentirmi a casa, in famiglia, con ognuno di loro e il loro spirito si è trasmesso per osmosi anche a noi giovani.

Questa esperienza includeva una prima parte di marcia/formazione, più introspettiva e personale, e una seconda parte di missione, nella quale ci siamo buttati in diverse realtà della diocesi di Melfi invitando ragazzi e adulti di tutte le città ai vari eventi organizzati da noi. Ci siamo quindi ritrovati a stretto contatto con sconosciuti e nei pochi attimi del nostro incontro abbiamo cercato di tramettere ad ognuno di loro quanta gioia dia la presenza di Dio nella nostra vita, quanto questo incontro possa cambiarti la vita permettendoti di intraprendere una nuova strada in cui Lui è al centro della tua esistenza. I frutti di questi eventi e della nostra attività di missione sono stati incredibili e inimmaginabili, tante persone hanno accettato il nostro invito, sorprendendoci ogni giorno di più. Nessuno di noi però si sente davvero responsabile di questo miracolo e autorizzato a prendersi i meriti, non abbiamo fatto altro che metterci nelle Sue mani e lasciare che Lui facesse di noi quanto fosse nella Sua volontà. In tutto quello che abbiamo fatto, in tutte le persone che abbiamo incontrato, in tutte le parole che ci siamo scambiati, c’era Lui.

Mi sento una privilegiata ad aver fatto questo incontro con Lui e quello che ho capito in questi giorni è che non posso tenere per me la sua presenza in modo egoistico, devo condividerla e diffonderla attraverso le mie parole e la mia vita. Devo permettere che questa gioia che ho nel cuore arrivi a tutte le persone che mi circondano. La vera missione inizia ora”.

sr Irene Tollini, sjbp



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